Ma che delizia il calendario dell’U.D.I. di quest’anno!!
Mi rammarico di non averlo potuto ammirare prima a motivo della mia ignavia che ha deciso di far iniziare il 2014 solo oggi. Innanzitutto sono davvero compiaciuta di non vedere nominati i santi, ad eccezione delle feste comandate (laicamente e diligentemente festeggiate) e di San Valentino, perché è inutile che ce lo nascondiamo, potremmo anche essere emancipate, ma sotto sotto siamo delle inguaribili romanticone, che sognano e sperano – tutte tutte tutte – che il 14 di Febbario, il nostro/a fidanzato/a ci infili un pizzino amoroso nella borsetta, che ci arrivi a casa con una rosa e ci porti fuori per una cena a lume di candela.
Che dire poi della segnalazione del cambio dei segni zodiacali, non mi stancherò mai di dire quanto tale scienza sia esatta.
E la finezza del calendario lunare? Una cortesia davvero gradita alla sottoscritta che sempre si dimentica di quando le viene il ciclo, di quando è meglio che non faccia dolci col lievito, se e quando può lavarsi o tagliarsi i capelli, e che sarebbe stata altrettanto gradita alla mia povera nonna per sapere quando piantare le zucchine, e a tutte le donne per prepararsi al Sabba.
Strepitose anche le immagini: iniziamo con una venere che emerge dalle acque; passiamo per la celebrazione del fiore per l’eccellenza, la mimosa (io non so voi, ma per me l’8 marzo la gioia che non contengo è quella per i colleghi maschi che non si scordano mai di portarmi svariati mazzetti di simpatici pallini gialli, a volte già mezzo moribondi, ma insomma è il pensiero che conta); proseguiamo con la celebrazione di tutti i simboli imperituri della caratteristica che sola fa di una donna una Donna, ovvero la fertilità (e dunque via madri terre, cerchi della vita ecc, ecc, ecc); finiamo infine con l’audace fotografia di Giugno in cui giganteggia qualcosa che assomiglia a una vulva, ma che invece è una palma, definita per l’appunto come simbolo della potenza creatrice femminile.
Che finezza.
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