Non so voi, ma quando vado a una manifestazione, non ci vado perché mi annoio/non ho altro da fare/sono appena stata dall’estetista e voglio che tutti vedano quanto sono glabra/mi va di fare due passi in centro in compagnia ma mi hanno dato buca le mie amiche e so che c’è tanta gente. Ci vado perché condivido ciò per cui si manifesta. Se vado a un Pride devo sapere cosa significa. Così come se sciopero quattro ore di venerdì pomeriggio devo sapere che mi sto solo allungando il fine settimana e non mi sto certo opponendo a nessuna metafisica dello sfruttamento salariato.
Le cose che seguono le scrivo perché sono stufa di sentire che il Pride non deve essere una manifestazione politica (sveglia gente!, qualunque occupazione organizzata dello spazio pubblico è una manifestazione politica) e per quello che è successo sotto al palco del pride di Bologna, in cui un paio di persone si sono messe a contestare un migrante durante il suo discorso (potete vedete il video qui più o meno dal minuto 2.30).
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